COMUNICATO STAMPA POST OPENING
Emmeotto Living Gallery
PORTE APERTE
Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano, 36 – 00186 Roma
Lo scorso 23 Maggio EMMEOTTO, riscuotendo un enorme successo di partecipazione e di pubblico, ha aperto le porte del suo nuovo spazio: l’Emmeotto Living Gallery.
Oltre cinquecento persone hanno attraversato il cortile storico di Palazzo Taverna per ritrovarsi incantati dal nuovo approccio che EMMEOTTO ha deciso di destinare all’arte contemporanea.
Emmeotto Living Gallery sarà uno spazio in cui il visitatore sarà accolto, accompagnato alla scoperta di una di differente fruizione dell’arte, che trasforma la visita bidimensionale tradizionale in un’esperienza immersiva.
L’eterogeneità delle persone presenti all’inaugurazione, fra cui professionisti, manager, esponenti dell’alta borghesia romana, tanti artisti, critici e giovani appassionati, ha dimostrato come l’esigenza e il desiderio di una dimensione aperta e conviviale per l’arte contemporanea fossero necessari.
Palazzo Taverna si rivela quindi una scelta vincente. L’assoluto pregio, il valore storico e architettonico dell’edificio, in sinergia con la mostra di alcuni degli artisti contemporanei che hanno caratterizzato e continueranno a caratterizzare il tempo e il pensiero curatoriale di EMMEOTTO, hanno sollecitato nei visitatori l’approccio emozionale necessario alla fruizione artistica. In mostra, i lavori di Matteo Basilè, Marco Brandizzi, Elvio Chiricozzi, Giacomo Costa e Serafino Maiorano.
L’opera presentata da Matteo Basilè, fra i massimi interpreti dell’arte digitale italiana, riflette la volontà di EMMEOTTO di proseguire nella ricerca di un’arte che sappia guardare al nuovo, rimanendo ben salda alla nobile tradizione italiana. Un lavoro site specific, quello di Marco Brandizzi, un corto circuito visivo e mentale che, interagendo con lo spazio fisico della galleria, spiazza il visitatore attraverso un intrigante linguaggio estetico. La grande fotografia di Giacomo Costa, appartenente alla serie Landscape, fa riflettere dal canto suo sul senso di una natura soffocata dall’uomo e dalle tracce indelebili che questo lascia nel paesaggio, offrendo a EMMEOTTO uno scorcio sul mondo e la sua fragilità. Natura che si fa ambiente mentale, leggero e sostenibile nell’opera di Elvio Chiricozzi, artista che da anni lavora sulla sottile linea di confine fra ciò che è mutevole e ciò che invece non lo è, ossia lo stupore e la gioia nella contemplazione della bellezza in tutte le sue declinazioni. L’opera di Maiorano, insistendo sulla linea di demarcazione che separa il mondo artificiale dall’universo naturale, guarda all’architettura per disegnare luoghi altri in cui la luce, protagonista assoluta, acceca rivelando il disorientamento dell’uomo contemporaneo.
La performance di Salvator Spagnolo, a fare da cornice, ha intessuto una ragnatela di presenze tra corpi e opere. Le linee invisibili delineate dal gesto e dalla danza, sulle sonorità di “Spring oversound” di Marco Moreggia, hanno creato la suggestione di un luogo mentale.
Assoluta novità per una galleria d’arte contemporanea è stata la presenza delle ragazze EMMEOTTO che, provviste di corredo tecnologico, davano informazioni e mostravano sull’IPAd le opere e i cataloghi degli artisti in mostra.
L’ArtDesign, curato da Artwo e Serafino Maiorano, si dimostrato assolutamente in linea con il concept. Colori, stile e design per accogliere i tanti visitatori in uno spazio avvolgente.
Emmeotto Living Gallery, and now Take Your Art Time